Durante la gravidanza, uno dei momenti più emozionanti è quando si esegue e si ha il risultato delle βhCG. Questo perché è tramite il dosaggio di quest’ormone che possiamo determinare in modo attendibile l’avvenuto concepimento.

Che cosa sono le βhCG?

Dopo l’annidamento dell’ovulo fecondato all’interno dell’utero, le cellule pre-embrionali che compongono il sinciziotrofoblasto producono un ormone chiamato gonadotropina corionica (hCG, human chorionic gonadotropin). Il ruolo di quest’ormone è di favorire un ambiente adeguato allo sviluppo dell’embrione al fine della continuità della gestazione.

La molecola dell’ormone hCG è composta di due subunità, α e β. La catena Beta è responsabile del riconoscimento ormonale specifico, ed è quella che è misurata per i test di gravidanza, sia nelle urine circa dieci giorni dopo il concepimento sia nel sangue dopo quattro settimane di amenorrea (assenza del ciclo mestruale).

Al di fuori della gestazione, l’incremento delle concentrazioni di gonadotropina corionica umana nel sangue è indicativo di alcune condizioni patologiche o utilizzo di farmaci per la fertilità.

Prima delle βhCG

Per le donne di un tempo scoprire la propria gravidanza, era complicato. Le alternative, infatti, erano aspettare o affidarsi a metodi piuttosto inusuali.

Gli antichi Egizi facevano urinare la donna in due recipienti distinti all’interno dei quali erano stati precedentemente seminati frumento e orzo. Se cresceva il frumento allora la donna era in attesa di una femmina, nel caso dell’orzo di un maschio. Se invece non cresceva nulla, la donna non era incinta.  Recentemente alcuni medici hanno sperimentato questa tecnica. Sorprendentemente si è scoperto che nel 70% dei casi, l’urina di una donna in dolce attesa determina la crescita di orzo e frumento, invece utilizzando urine di uomini o di donne non in gravidanza, non accade nulla. La determinazione del sesso, tuttavia, non è risultata affidabile.

Nel Medioevo era diffusa la pratica nota come uroscopia o uromanzia, che consisteva nell’osservare la reazione provocata dalla miscela dell’urina della donna in questione e altre sostanze, come alcol o vino.

Un rimedio fai da te era il test della candeggina: bastava miscelarla con l’urina per ottenere una reazione chimica. Se il liquido emetteva delle bolle e assumeva una colorazione rosata o rossa, c’era una gravidanza in atto.

Dal ventesimo secolo, si determinava la gravidanza di una donna analizzandone il colore e le caratteristiche dell’urina.

I test di gravidanza moderni

Negli anni ’70 la scoperta degli anticorpi monoclonali segna una svolta nell’elaborazione di un test di gravidanza efficace.

Il primo test commercializzato nelle farmacie costava 2900 lire. Il kit era composto di contagocce, soluzioni, provette e piastre e per avere il risultato era necessario attendere all’incirca tre ore. Se usato correttamente l’attendibilità era del 97% nei casi positivi e meno dell’80% in quelli negativi.

Da allora i progressi della scienza hanno fatto sì che fosse possibile sapere di essere in dolce attesa in maniera più affidabile, veloce e semplice. Da allora i progressi conseguiti hanno raggiunto affidabilità, velocità e semplicità di esecuzione. I primi one-step test comparvero negli anni ’80. Oggigiorno sono dotati di display digitali e hanno un’attendibilità pari al 99%.  Con questi moderni test è possibile a partire dai primi giorni di ritardo del ciclo mestruale stabilire la presenza di un’eventuale gravidanza.

Inoltre, sono stati messi sul mercato dei test di gravidanza innovativi anche dal punto di vista ecosostenibile. Ci sono infatti dei test di gravidanza completamente biodegradabili la cui affidabilità è del 99%.

Valori delle βhCG durante la gravidanza

I valori delle βhCG possono variare ampiamente tra le donne con gravidanze normali. Le concentrazioni di Beta hCG nel sangue e nelle urine aumentano esponenzialmente nel primo trimestre di gravidanza, raddoppiando circa ogni 24/48 ore durante le prime otto settimane. Il picco avviene intorno alla decima settimana di gestazione, per poi diminuire alla sedicesima settimana e rimanere costanti fino alla fine della gravidanza. I valori delle Beta hCG variano in base alle settimane gestazionali. Questi possono subire delle variazioni in base al laboratorio di riferimento. Ecco i valori secondo le settimane dopo il concepimento:

Negativo: < 5 mIU/ml

1-2 settimane: 5-500 mIU/ml

2-3 settimane: 100-5.000 mIU/ml

3-4 settimane: 500-10.000 mIU/ml

4-5 settimane: 1.000-50.000 mIU/ml

5-6 settimane: 10.000-100.000

6-8 settimane: 15.000-200.000 mIU/ml

8-12 settimane: 10.000-100.000 mIU/ml

Il test delle βhCG non solo segnala l’avvenuto concepimento ma è utilizzato anche per valutare l’andamento della gravidanza.

Valori di βhCG bassi in gravidanza possono indicare problemi nell’evoluzione della gravidanza o una possibile gravidanza extrauterina.

Valori alti di βhCG in gravidanza possono segnalare un recente aborto spontaneo, una gravidanza molare (dove avviene l’impianto ma non la crescita) o una gravidanza gemellare.

Date le diverse interpretazioni possibili per questo test, è importante che la donna si affidi a un operatore sanitario per l’indicazione all’esecuzione e la lettura dei valori delle βhCG.

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