Nell’ambito della coppia fertile, in generale, la probabilità di ottenere una gravidanza spontanea è stimata intorno al 25% ogni mese, e nell’arco dei primi 12 mesi di rapporti non protetti è il 90%.
Queste percentuali, tuttavia, sono fortemente influenzate dall’età della donna: con l’avanzare dell’età infatti, si assiste ad una drastica riduzione della fertilità femminile. In generale l’età più fertile è tra i 20 e i 25 anni con il 30-35% di possibilità di ottenere una gravidanza. Tale percentuale diminuisce con l’età, dopo i 40 anni sarà inferiore del 10%.
Che cos’è l’infertilità
Si definisce infertilità: l’incapacità ad ottenere una gravidanza spontanea dopo almeno un anno di rapporti sessuali non protetti. Si parla di infertilità primaria se non si è mai verificato un concepimento, secondaria in caso di incapacità di procreare dopo uno o più concepimenti.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.), l’infertilità di coppia è una problematica che colpisce il 15-20% delle coppie. Ciò significa che sono infertili 50-80 milioni di soggetti. Solo in Italia, ogni anno, 2 coppie su 10 scoprono di avere problemi d’infertilità. A circa due anni dal matrimonio il 15-20% di esse scopre di avere problemi di sterilità o di ridotta fertilità, e oltre la metà si rivolge ad un centro di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per affrontare il problema.
Chi accede alla PMA – Quando ricorrere alla PMA
Le tecniche di PMA sono indicate nei casi in cui il concepimento spontaneo è impossibile o estremamente remoto, e per i quali altri interventi farmacologici o chirurgici siano inadeguati. Ad esempio, una donna con le tube chiuse o danneggiate in modo irreparabile o un uomo con valori spermatici troppo deficitari, non possono sperare in un concepimento naturale, né in un reale ripristino della capacità riproduttiva.
Anche le coppie che non sono completamente sterili, ma che non riescono a concepire spontaneamente dopo due anni di rapporti non protetti, dopo aver effettuato i dovuti accertamenti, sono candidate ideali per la PMA. In questo caso, se la causa di infertilità è nota, si può intervenire con altre strategie terapeutiche, ma in caso di fallimento è meglio non aspettare troppo tempo.
La PMA è indicata anche per le coppie con infertilità, o subfertilità, inspiegata.
E’ molto importante, nel decidere se ricorrere alla PMA, tenere conto dell’età della donna e del tempo di ricerca di un figlio. Questi due fattori, infatti, condizionano la probabilità di successo di un trattamento di fecondazione assistita.
Quale tecnica scegliere
Le diverse tecniche di PMA (divise in I°, II° e III° livello, in base al grado d’invasività), sono state studiate per superare dall’esterno le difficoltà riproduttive. Non esiste quindi una tecnica migliore o peggiore dell’altra, ma la tecnica più o meno idonea per quella particolare coppia e per quel particolare problema. La scelta, inoltre, deve tenere conto del principio di gradualità che richiede il ricorso alla tecnica con minore invasività possibile, purché naturalmente sia di pari efficacia terapeutica.
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