Voglio avere un bambino: l’alimentazione è importante?

Se si pensa ad una dieta particolare, che aumenti le possibilità di rimanere incinta, la risposta è no.

La cosa più importante è tenere sotto controllo il peso.

L’obesità è uno dei principali fattori in grado di influenzare la fertilità sia nella donna che nell’uomo, come anche il fumo e la sedentarietà. Le donne sottopeso, come anche quelle sovrappeso/obese, possono avere probabilità di concepimento inferiori rispetto alle normopeso.

È fondamentale tenere sotto controllo il peso corporeo,  mantenendo un BMI compreso tra 18,5 e 25. Va posta particolare attenzione a quei disturbi non diagnosticati come la celiachia che, in alcuni casi, può essere asintomatica, e che nei soggetti non consapevoli della malattia che consumano glutine, può provocare infiammazione mettendo a rischio le possibilità di fecondazione.

Secondo uno studio realizzato dall’università di Atene e pubblicato su Human Reproduction le donne che seguono una dieta mediterranea nei sei mesi precedenti un trattamento di fecondazione assistita hanno una possibilità maggiore di rimanere incinte rispetto alle donne che non la seguono (65-68% di probabilità in più di successo).

Ci sono dei cibi che aiutano l’ovulazione?

Per aumentare le possibilità di concepimento, non esiste una vera e propria dieta per la fertilità ma bisogna tener conto di alcuni accorgimenti. In particolare, prediligere un’alimentazione che comprenda alimenti ricchi di:

  • Omega 3 che favoriscono l’ovulazione: pesce azzurro(acciughe, sarde, sgombri),verdure a foglia larga, olio extra vergine d’oliva e frutta secca come noci e mandorle;
  • Inositolo: fagioli, riso, lenticchie, agrumi, noci, semi oleosi, melone;
  • Vitamina A che aiuta il processo di spermatogenesi: carote, radicchio verde,cachi;
  • B9, B12 e acido folico che stimolano la crescita cellulare e si trovano in alimenti come spinaci, broccoli, asparagi, lattuga, pomodori, legumi, frutta fresca (soprattutto kiwi, fragole e arance) e secca (mandorle e noci), germe di grano, lievito di birra e cereali;
  • Vitamina C che ha un forte potere antiossidante. Non dobbiamo però esagerare perché quantità maggiori al valore soglia di 1000 mg il giorno possono agire come antistaminico e asciugare il muco cervicale;
  • Proteine soprattutto di origine vegetale come quelle contenute nei legumi e nei cereali ma senza eliminare quelle di origine animale;
  • Sali minerali in particolare di zinco che aiuta a mantenere il giusto livello ormonale e migliora la motilità degli spermatozoi;

Il ferro previene gli aborti spontanei come il selenio, il calcio, il magnesio e il manganese. Un ruolo importante è svolto dal Co-Enzima Q10, che si trova in cibi come salmone, pollo, arachidi, broccoli, spinaci, tofu, succo d’arancia e di fragola.

Conclusioni

Nell’alimentazione bisogna evitare grassi saturi di tipo trans che si trovano nelle fritture, negli oli rettificati e nella margarina che aumentano il rischio d’infertilità femminile. Sono invece da prediligere gli acidi grassi polinsaturi che si possono assumere mangiando pesce (soprattutto quello grasso), alghe, semi di lino, di canapa e nei loro oli, nell’olio di girasole, in quello di arachidi, di vinaccioli e di mais; da escludere anche gli alimenti che contengono conservanti o coloranti, o i prodotti ortofrutticoli che possono essere stati esposti a fitofarmaci o agenti inquinanti.

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