Pubblicato su International Journal of Molecular Sciences uno studio, condotto da Alma Res in collaborazione con UniCamillus e LTA-Biotech S.r.l. in cui è stato valutato il rilascio di metaboliti, nei terreni di coltura embrionale, collegati all’energetica cellulare (ipoxantina e acido urico) e al metabolismo dell’ossido nitrico (nitriti e nitrati), correlandoli, a posteriori, con la qualità morfologica, le gravidanze cliniche e le nascite.

I dati ottenuti dallo studio indicano che, dopo fertilizzazione, gli embrioni di bassa qualità e con gravidanza negativa rilasciano una quantità elevata di composti collegati al metabolismo energetico embrionale e al metabolismo dell’ossido nitrico.

Questo suggerisce che il fenomeno possa essere causato da una disfunzione mitocondriale, o da una eccessiva velocità del metabolismo embrionale.

Indipendentemente dalla causa, i risultati sembrano indicare una possibilità concreta. Ovvero che l’aggiunta di una valutazione indiretta del metabolismo embrionale, attraverso l’analisi di specifici composti, normalmente non presenti come costituenti dei terreni di coltura comunemente usati da tutti i centri di PMA e collegati a funzioni e processi cellulari di altissima rilevanza, possa essere un utile strumento per migliorare i criteri di selezione degli embrioni, finalizzata a migliorare le percentuali di successo delle tecniche di PMA.

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