La scoperta dell’infertilità fa piombare l’individuo e la sua relazione dentro un vortice di dolore e incredulità.

Incredulità e  impossibilità

L’incredulità sta nell’essere presi alla sprovvista, nell’essere colpiti alle spalle da una notizia impensabile soprattutto in un momento di grande vicinanza e desiderio. Infatti il primo problema sta proprio nella necessità di far fronte ad un così imponente scoglio. Scoglio che si frappone tra la propria mente che stava progettando, cioè stava dando voce e slancio ad un forte desiderio e la momentanea impossibilità di realizzarlo.

Già in questa fase, quella della diagnosi, la persona inizia a sentirsi schiacciata, a perdere interesse nella propria quotidianità, a percepirsi inerme. Comincia così un vissuto di graduale perdita di interesse e di efficacia sulle cose.

Tale vissuto, sfortunatamente può tendere ad incrementarsi durante il trattamento della PMA. Infatti, lungo il percorso si affrontano tante prove, a cominciare dai molti accertamenti medici che vengono richiesti, alla difficoltà di reperire informazioni chiare, alla fatica di parlarne con amici e parenti, al sentimento di isolamento sociale che può manifestarsi.

Tutto ciò spoglia l’individuo dalla possibilità di sentirsi soggetto, la sensazione prevalente sarà quella di sentirsi una rotella dentro un ingranaggio, impoverendo così la propositività e propulsività utili a determinare i nostri eventi.

Perché il supporto psicologico?

Il supporto psicologico ha questo grande obiettivo: invertire una tendenza. Far uscire la persona da questo vissuto passivizzante, riprendere, attraverso i colloqui con lo psicologo, il timone della propria esperienza. Infatti poter parlare di Sè e condividere le proprie emozioni corrisponde ad affrontare i vissuti negativi che assediano la mente inibendo una funzione vitale che invece così si riattiva animando parti dinamiche di Sè.

Durante il colloquio, la narrazione dei propri stati d’animo da parte del paziente permette di esteriorizzare alcune quote d’angoscia, così da poter rendere meno intrusivo il senso di fallimento e disperazione. Inoltre uno spazio d’ascolto dedicato consente di ridurre i picchi di stress permettendo alla persona di percepire una maggiore stabilità ed equilibrio durante il percorso.

I colloqui psicologici fanno emergere per l’appunto l’individuo con la sua individualità. Con la sua presa sulla vita, con le sue capacità attive, può percepirsi nuovamente protagonista della propria esistenza a prescindere dall’esito del trattamento.

La coppia e la persona grazie all’esperienza dei colloqui con lo psicologo torna a percepirsi soggetto della propria vita, protagonista del proprio percorso di PMA, non più oggetto passivo vittima di una diagnosi imprevista.

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