Cos’è e perché conta
L’FSH (ormone follicolo-stimolante) e l’LH (ormone luteinizzante) sono prodotti dall’ipofisi. Agiscono sulle gonadi: ovaie nella donna, testicoli nell’uomo. Alla pubertà guidano la maturazione degli organi riproduttivi; in età adulta regolano ovulazione e spermatogenesi.
Il dosaggio dell’FSH è utile in diversi contesti clinici: infertilità, disturbi del ciclo (amenorrea/oligoamenorrea), sospetta pubertà precoce o ritardata, ipogonadismo.
FSH e riserva ovarica
Storicamente, il primo “marker” di riserva ovarica è stato l’FSH misurato precocemente nel ciclo (2°–3° giorno). In generale, valori più bassi in fase follicolare precoce si associano a migliore risposta ovarica alla stimolazione. Oggi si interpreta l’FSH insieme ad altri parametri (AMH e conta dei follicoli antrali—AFC), perché può variare di mese in mese.
Come agisce nella donna?
Durante la follicologenesi, FSH e LH sostengono crescita e maturazione dei follicoli. L’FSH stimola i follicoli a produrre estrogeni; quando gli estrogeni superano una certa soglia, scatta un feedback negativo che riduce l’FSH.
Cosa significa avere FSH alto nella donna
Con l’età (e in menopausa) diminuisce il numero di follicoli e la sensibilità ovarica ai gonadotropi: cala la produzione di estrogeni, viene meno il feedback negativo e l’FSH si alza.
Conseguenze cliniche più comuni di FSH alto (in 2°–3° giorno):
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Sospetto di ridotta riserva ovarica (quantità di follicoli più bassa).
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Risposta scarsa alla stimolazione ovarica in PMA.
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Maggiore probabilità di riduzione della qualità ovocitaria e tassi di fecondazione più bassi.
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Irregolarità mestruali fino ad amenorrea nelle forme più marcate.
Nota: un singolo valore alto non basta per una diagnosi definitiva. Va confermato e interpretato con AMH, AFC, età, anamnesi e quadro ormonale completo (estradiolo, LH, TSH, prolattina, ecc.).
E nell’uomo come agisce?
L’FSH maschile stimola la spermatogenesi nelle cellule del Sertoli.
FSH alto nell’uomo suggerisce spesso insufficienza testicolare primaria (il testicolo non risponde e l’ipofisi “alza il volume”): può dipendere da alterazioni congenite o acquisite (anomalie cromosomiche, infezioni, chemioterapia/radiazioni, traumi, autoimmunità, tumori delle cellule germinali).
Conseguenze cliniche possibili di FSH alto nell’uomo:
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Riduzione del numero di spermatozoi (oligozoospermia) fino ad azoospermia.
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Alterazioni della qualità: motilità e morfologia peggiori.
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Presenza di ipogonadismo ipergonadotropo (FSH/LH alti con testosterone variabile).
FSH basso nell’uomo può indicare un problema “a monte” (ipofisi/ipotalamo: ipogonadismo ipogonadotropo), spesso associato a ridotta produzione di gonadotropine.
Valori di riferimento (mIU/mL) e come leggerli
I range dipendono dal laboratorio/metodo: usa sempre gli intervalli del referto
Età prepubere
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Uomo: 0 – 5.0
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Donna: 0 – 4.0
Pubertà
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Uomo: 0.3 – 10.0
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Donna: 0.3 – 10.0
Adulti — Uomo
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Normale: 1.5 – 12.4
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Basso: < 1.5
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Alto: > 12.4
Adulti — Donna
(interpretazione clinica riferita al 2°–3° giorno quando indicato)
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Fase follicolare (2°–3° giorno): 1.0 – 8.8 →
Basso: < 1.0 | Alto: > 8.8 -
Ovulazione: 4.0 – 25.0
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Fase luteale: 1.0 – 5.1
-
Menopausa: 16.7 – 134.8 (tipicamente elevato e non usato per stimare “riserva”)
Come usare queste soglie in pratica (donna): se al 2°–3° giorno l’FSH è > 8.8 mIU/mL (sopra il limite della tua tabella), cresce il sospetto di bassa riserva. Valori molto alti sono spesso coerenti con insufficienza ovarica; servono AMH/AFC e il contesto clinico per definire il percorso.
Esiste un modo “naturale” per abbassare l’FSH?
Non esiste una terapia o uno stile di vita in grado di ridurre stabilmente un FSH alto quando è dovuto a ridotta riserva ovarica (donna) o a danno testicolare (uomo). Le strategie “detox” non hanno dimostrato di modificare l’FSH in modo clinicamente significativo.
Quello che può aiutare in generale la fertilità (senza promettere cali dell’FSH):
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Stile di vita e peso nella norma, movimento regolare, sonno adeguato.
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Gestione di fumo/alcol, sostanze e inquinanti professionali.
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Correzione di carenze nutrizionali (es. folati; gli integratori si valutano con il medico).
Trattamenti possibili
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Donna: protocolli di stimolazione ovarica personalizzati; nei casi indicati, PMA (fecondazione in vitro; talvolta con ovociti donati). La probabilità di risposta dipende dall’età, dall’FSH del 2°–3° giorno, da AMH/AFC e da altri fattori.
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Uomo: ricerca di cause correggibili (endocrine, infiammatorie, ostruttive); eventuali percorsi di PMA (IUI/ICSI) o prelievo chirurgico di spermatozoi nei casi selezionati.
Quando fare il dosaggio e come interpretarlo
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Donna: prelievo preferibilmente al 2°–3° giorno del ciclo per l’interpretazione “di riserva”; ripetere se il valore è atipico. Associare AMH e AFC per un quadro più solido.
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Uomo: singolo prelievo in qualunque giorno; interpretazione insieme a spermiogramma, LH, testosterone, prolattina ± indagini genetiche se indicate.
In sintesi
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L’FSH è un pezzo del puzzle: da solo non basta.
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Donna: valore alto in fase precoce → sospetta ridotta riserva e risposta ovarica più bassa alla stimolazione.
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Uomo: valore alto → possibile insufficienza testicolare primaria con impatto su numero/qualità degli spermatozoi.
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Non esistono metodi “naturali” per abbassare l’FSH quando riflette una ridotta funzione gonadica; si lavora su strategie cliniche e stile di vita per ottimizzare le chance riproduttive.
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