La fase finale di un processo di fecondazione in vitro è il transfer embrionale.

Si tratta di una procedura indolore, della durata di 10 minuti e che non richiede analgesia.

Il transfer consiste nel trasferimento di uno o più embrioni all’interno della cavità uterina mediante un piccolo catetere.

Uno degli aspetti più importanti riguarda il tipo di accorgimenti da adottare immediatamente e nei giorni successivi all’esecuzione della tecnica. Ciò al fine di aumentare le percentuali di successo, data la delicatezza della procedura.

Il riposo è importante?

Nonostante oggi non ci siano specifiche linee guida post-transfer, gli ultimi studi scientifici sembrerebbero favorire la ripresa delle normali attività della paziente piuttosto che un completo riposo a letto.

Uno studio prospettico e randomizzato svolto da un’équipe di ricercatori a Valencia ha mostrato un aumento statisticamente significativo del tasso di gravidanza nelle pazienti che non osservano riposo a letto.

Ulteriori studi hanno confermato che un orientamento “cautelativo” e di “assoluto riposo” nell’immediato post-transfer e nei successivi giorni fino all’esito della procedura, non comporta alcun vantaggio in termini di aumento dei tassi di gravidanza.

Al contrario, il riposo assoluto a letto potrebbe aumentare i livelli di ansia e di stress in un momento particolarmente delicato. È invece consigliata la ripresa della normale quotidianità. Lavorare, camminare, guidare l’auto, fare la spesa, evitando comunque gli sforzi eccessivi e un’attività fisica intensa e prolungata.

In ogni caso è importante consultare sempre il proprio medico curante nelle fasi successive ad una procedura così delicata, qualora si avvertissero dolori o si manifestassero dubbi su quali comportamenti adottare.

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