Come sancito dall’articolo 1 del decreto ministeriale 740 del 1994 (profilo professionale dell’ostetrica), “L’ostetrica/o è l’operatore sanitario che, in possesso della laurea in ostetricia, dell’abilitazione e della successiva iscrizione all’albo professionale, assiste e consiglia la donna nel periodo della gravidanza, durante il parto e nel puerperio, conduce e porta a termine parti eutocici con propria responsabilità e presta assistenza al neonato”.

Ma è con la legge n. 42 del 1999 “Disposizioni in materia di professioni sanitarie” e con il successivo Codice Deontologico dell’ostetrica approvato nel 2010, che si giunge ad un importante rinnovamento della categoria, in quanto si riconoscono i tre diritti fondamentali di una professione intellettuale:

  1. l’autonomia decisionale
  2. l’indipendenza culturale e operativa
  3. la responsabilità professionale

Viene inoltre rafforzata la sfera di competenza dell’ostetrica nell’ambito della tutela della salute sessuale – riproduttiva della donna e successivamente della coppia rispetto agli eventi naturali e fisiologici del ciclo della vita: nascita, infanzia, adolescenza, gravidanza, parto, puerperio, periodo della fecondità, menopausa e climaterio.

Pertanto, tra le varie mansioni che caratterizzano questa professione, c’è anche quella di sostenere e accompagnare le coppie che sono alla ricerca di un figlio. Mettendole a proprio agio, dimostrando empatia e ponendosi in ascolto attivo.

Lostetrica nella PMA?

La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è un percorso delicato per molte coppie. L’ostetrica ricopre un ruolo fondamentale per offrire e fornire alla coppia il miglior supporto possibile in questo cammino, a volte molto lungo e tortuoso.

In linea generale si pensa che l’ostetrica si occupi solamente del parto fisiologico e dell’assistenza al neonato, ma in realtà il supporto che l’ostetrica può dare alle donne e alle coppie in generale è molto ampio, anche nel caso in cui esse ricorrano a tecniche di fecondazione assistita.

L’ostetrica coinvolta nella PMA deve possedere una buona conoscenza delle tecniche utilizzate, delle nuove biotecnologie riproduttive e necessita di un continuo aggiornamento mediante la partecipazione a corsi di formazione.

L’ostetrica che opera in PMA deve conoscere i protocolli terapeutici utilizzati e saperli interpretare. In modo da poter essere in grado di aiutare le coppie in caso di dubbi o domande, fornendo spiegazioni chiare e complete.

In base al tipo di tecnica che viene proposta alla coppia, l’ostetrica svolge attività diverse:

  • Nelle tecniche di I livello (IUI: inseminazione intrauterina) affianca il ginecologo durante il monitoraggio ecografico dell’ovulazione;
  • Nelle tecniche di II livello oltre ad affiancare il ginecologo durante i monitoraggi follicolari, il giorno della tecnica allestisce il campo operatorio sia per il prelievo degli ovociti che, successivamente, per il transfer embrionale.

Qualsiasi sia la tecnica l’ostetrica ha comunque sempre il compito di stare vicino alla coppia,  sostenerla e accompagnarla nel proprio percorso.

Che tipo di sostegno può fornire l’ostetrica alla coppia?

L’ostetrica, oltre a fornire un supporto tecnico, rappresenta una figura di riferimento già dalla prima visita e fino alla fine del trattamento.

Ha un ruolo di accoglienza per la coppia e un ruolo centrale come “counselor”.

L’ostetrica infatti attraverso il counseling fornisce informazioni su come affrontare e gestire l’ansia, lo stress, gli insuccessi e i cambiamenti emotivi dovuti al percorso in sé, cercando di aiutare la coppia a ricorrere alle proprie capacità interiori (empowerment).

L’obiettivo che si pone quindi l’ostetrica di PMA è quello di creare un clima sereno ed accogliente. Questo attraverso la promozione di atteggiamenti attivi e propositivi. L’obiettivo è stabilire un rapporto più confidenziale, che permetta alla donna e alla coppia di confidare all’ostetrica i propri dubbi e le proprie perplessità.

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