L’implementazione di vitamine con la dieta porta a una migliore ottimizzazione degli ormoni circolanti e quindi una migliore funzionalità ovarica.

Gli studi che correlano le concentrazioni di omocisteina, di folati e di vitamine del gruppo B con livelli circolati di FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (ormone luteinizzante) e progesterone sono ancora pochi.

Quali sono e a cosa servono le vitamine del gruppo B?

Al complesso delle vitamine del gruppo B appartengono: le vitamine B6, B9 e B12. Il loro ruolo nell’organismo riguarda 3 livelli:

  • A livello neurologico stimolano la sintesi dei neurotrasmettitori, garantendo il funzionamento del sistema nervoso;
  • Garantiscono il metabolismo energetico, riducendo anche la stanchezza e la fatica muscolare;
  • Controllano il ciclo dell’omocisteina e il meccanismo di metilazione (aggiunta di gruppi metilici) che protegge il DNA da eventuali mutazioni, facilitandone la riparazione;

Un deficit di una sola di queste vitamine è causa dell’iperomocisteinemia (eccesso di omocisteina). Questa è correlata con patologie cardiovascolari, con un aumento del rischio d’infertilità e con una riduzione delle possibilità di successo in caso di utilizzo di tecniche di fecondazione assistita.

La Vitamina B12

La vitamina B12 è coinvolta, oltre che nel ciclo dell’omocisteina, anche nel processo di formazione e sintesi del DNA. Inoltre, dal punto di vista metabolico aiuta il corpo a convertire i carboidrati e a regolare l’ovulazione.

Un deficit della Vitamina B12 può essere associato:

  • nella donna: infertilità e aborti ricorrenti;
  • nell’uomo: alterazioni del numero, della motilità e della morfologia degli spermatozoi.

La B12 è presente principalmente in: manzo, granchio, vongole, ostriche, agnello, tonno, trota, salmone, sardine, vitello, latte, yogurt, formaggio e uova.

La vitamina B6

La vitamina B6 è fondamentale per la produzione degli ormoni e per la loro regolazione.

È una vitamina fondamentale per la fertilità:

  • nella donna è utilizzata nel trattamento della sindrome premestruale (PMS), in quanto regola il ciclo mestruale, incrementando la fase luteale, la produzione di progesterone e riducendo i livelli di prolattina e le possibilità di aborto. Regola il rapporto tra progesterone ed estrogeni, per cui è fondamentale anche in caso di dominanza estrogenica come l’endometriosi. Circa il 40% delle donne che usano contraccettivi come la pillola ha solitamente bassi livelli di vitamina B6.
  • nell’uomo è necessaria, assieme alla vitamina B12, per la riduzione dell’omocisteina.

La B6 è presente in: pesce, pollo, vitello, maiale, manzo, uova, lenticchie, fagioli, arachidi, noci, semi di girasole, avocado, banane, cavoletti di Bruxelles, carote, piselli e cereali integrali.

La Vitamina B9

La vitamina B9, o acido folico, fa parte delle vitamine idrosolubili, ovvero quelle vitamine che non possono essere accumulate nell’organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione. Essa gioca un ruolo fondamentale durante la gravidanza perché favorisce lo sviluppo dell’embrione e la sintesi delle proteine. Inoltre, la vitamina B9 riesce a prevenire svariati rischi di natura cardiovascolare, se presente nelle dosi adeguate nel nostro organismo.

La vitamina B9 è presente soprattutto in: lattuga, broccoli, spinaci, asparagi, e in generale nelle verdure a foglia verde, e nel fegato, nel latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come le arance, i kiwi e i limoni.

E’ quindi importante assumere le vitamine del gruppo B?

La risposta è SI!

La Vitamina B12 insieme alla B9 garantisce la riduzione dell’omocisteina sia nell’uomo sia nella donna, garantendo la regolare ovulazione e lo sviluppo dell’endometrio, fondamentale per il mantenimento della gravidanza e del successo di un percorso di PMA dopo il transfer.

L’aumento delle concentrazioni delle vitamine del gruppo B attraverso la dieta o la loro integrazione può offrire una soluzione per migliorare il funzionamento ovulatoria e la fertilità. Alle pazienti in cerca di gravidanza o a quelle con alterazioni ovulatorie, è indicato prescrivere integrazione con acido folico (400 mcg/die) e un’alimentazione ricca di vitamine del gruppo B.

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