La Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) è tra le principali cause di infertilità nella donna. E’ presente nel 5-20% delle donne in età fertile e si caratterizza per:

  • Disfunzione ovulatoria (disfunzione mestruale a anovulazione cronica)
  • Iperandrogenismo (aumento degli ormoni maschili), sia solo laboratoristico (biochimico) che clinico (acne, aumento dei peli)
  • Aspetto delle ovaie all’ecografia transvaginale (12 o più follicoli preantrali, da 2 a 9 mm di diametro, disposti a corona periferica e volume ovarico uguale o maggiore di 10 ml).

In realtà questa patologia è molto eterogenea nel modo di presentarsi e solo da alcuni anni sono stati descritti quattro modi di presentazione clinica (fenotipi) con caratteristiche, frequenza e complicanze diverse:

Il tipo A in cui sono presenti tutti i criteri diagnostici sopra indicati.

Il tipo B in cui è presente la disfunzione ovulatoria e l’iperandrogenismo.

Il tipo C in cui manca la disfunzione ovulatoria essendo presente solo l’irsutismo e acne e l’aspetto ecografico ovarico tipico.

Il tipo D in cui manca l’iperandrogenismo ma sono presenti sia la disfunzione ovulatoria che l’aspetto tipico delle ovaie all’ecografia.

In uno studio pubblicato nel 2019 eseguito in Sicilia su 1215 donne, i vari tipi si manifestano con prevalenze diverse: tipo A 57,7%; tipo B 9,2%; tipo C 30%; tipo D 3,1%.

La sindrome dell’ovaio policistico comporta infertilità nel 72% delle donne che ne sono portatrici, frequente obesità che a sua volta può determinare alterazioni dell’umore, alterazioni del metabolismo come valori elevati di LDL e trigliceridi, bassi valori di HDL colesterolo, resistenza all’azione dell’insulina,indipendentemente dalla presenza di obesità, elevata glicemia a digiuno, ridotta tolleranza glicemica o diabete mellito conclamato. In una eventuale gravidanza, spontanea o da fecondazione assistita, le pazienti possono correre più facilmente rischio di problematiche come pre-eclampsia, nascita pretermine (prima della 32° settimana), maggiore crescita per l’età gestazionale e a volte sofferenza neonatale.

In post menopausa si possono manifestare diabete mellito, malattie cardiovascolari e cerebrovascolare oltre ad un maggior rischio di neoplasia endometriale.

Alcuni sintomi potenziali possono essere identificati anche in età pediatrica per esempio la pubertà precoce,  in adolescenza l’irsutismo, acne e irregolarità mestruali, persistenti dopo il primo anno di mestruazioni. A questa età andrebbe differenziata  dalla sindrome adrenogenitale ad insorgenza tardiva.

La sindrome dell’ovaio policistico quindi va sempre diagnosticata in caso di infertilità, anche in giovane età prima dei trattamenti. L’origine è multifattoriale, e il meccanismo che crea i diversi sintomi e segni è complesso ma ora chiarito. Principalmente è a livello del ciclo dell’ovocita (arresto maturativo degli ovociti alla fase di follicoli “preantrali”). Deve essere diagnosticata e trattata anche in caso di fecondazione assistita, soprattutto per l’attenzione che va posta durante le stimolazioni ormonali per ottenere ovociti da prelevare.

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