Cos’è la biopsia Pipelle
La biopsia Pipelle, chiamata anche endometrial scratching o “graffio”, è una procedura ambulatoriale minima che prevede il prelievo di una piccola quantità di endometrio tramite una sottile cannula monouso (Pipelle). Oltre a fornire tessuto per esame istologico/microbiologico quando indicato, può avere un effetto biologico di “priming” endometriale utile ai fini dell’impianto.
Perché potrebbe aiutare l’impianto
L’ipotesi è che il micro-danno controllato attivi, durante la riparazione, il rilascio di fattori di crescita e citochine, migliorando la ricettività endometriale e il “dialogo” con la blastocisti. L’osservazione clinica nasce dallo shopping effect post-isteroscopia e da esperienze in pazienti con fallimenti di impianto.
Quando si effettua nel percorso PMA
La manovra può essere eseguita:
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Nel ciclo precedente al transfer embrionario, in fasi non fertili del ciclo.
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Nello stesso ciclo del transfer: nella nostra esperienza, tra 5ª e 7ª giornata dal primo giorno di mestruazione, con un incremento delle percentuali di gravidanza valutabile intorno al 15–20% nei casi selezionati.
Il timing viene personalizzato in base al tipo di ciclo (spontaneo, stimolato, sostitutivo/FET) e alla strategia clinica condivisa.
Come si svolge (passo per passo)
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Accoglienza/consenso e breve colloquio su allergie, farmaci, infezioni recenti.
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Posizionamento sul lettino; introduzione dello speculum e disinfezione.
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Inserimento delicato della Pipelle attraverso la cervice.
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Aspirazione di piccoli frustoli endometriali a 4 quadranti (≈ ore 6–9–12–15) fino al fondo uterino.
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Rimozione della cannula; lo strumento è sterile e monouso.
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Durata: pochi minuti; nella maggior parte dei casi è indolore o causa crampi simil-mestruali di breve durata.
Cosa aspettarsi dopo
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Possibili crampi lievi per alcune ore e modeste perdite ematiche.
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Si può tornare alle normali attività il giorno stesso.
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Di solito non servono antibiotici; la profilassi si valuta caso per caso.
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Segnalare subito febbre, dolore intenso, perdite maleodoranti.
In quali casi è raccomandata
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PMA con fallimenti di impianto precedenti (RIF).
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Età ≥40 anni o contesti in cui si sospetta ricettività subottimale.
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Necessità di campionamento endometriale per istologia/microbiologia (es. sospetta endometrite).
La scelta viene sempre discussa con l’équipe medica; non è indicata routinariamente in tutte le pazienti.
Quando non farla (controindicazioni)
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Gravidanza in atto o non esclusa.
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Infezioni genitali attive (vaginiti/cerviciti, PID).
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Sanguinamenti uterini non spiegati fino a chiarimento.
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Malformazioni cervicali/stenosi importanti (valutazione caso per caso).
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Allergie a disinfettanti/materiali impiegati.
Preparazione all’esame
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Tampone cervico-vaginale recente consigliato quando opportuno, per escludere infezioni.
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Evitare rapporti non protetti nel periodo fertile se si opera nel ciclo precedente al transfer.
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Informare su terapie anticoagulanti/antiaggreganti (potrebbe servire adeguamento).
Sicurezza, dolore e rischi
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Procedura rapida, ambulatoriale, senza anestesia.
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Dolore: in genere lieve e transitorio (tipo mestruale); un antispastico/antinfiammatorio al bisogno può aiutare.
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Rischi rari: infezione, sanguinamento più abbondante, sincope vasovagale; la perforazione è eccezionale con Pipelle e manovra corretta.
Efficacia: cosa dicono le evidenze e cosa osserviamo in clinica
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Nelle pazienti non selezionate, i benefici sull’impianto non sono dimostrati in modo univoco.
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Nelle pazienti con fallimenti ripetuti, alcune esperienze cliniche e parte della letteratura suggeriscono un vantaggio; nella nostra casistica l’applicazione tra 5ª–7ª giornata dello stesso ciclo di transfer si associa a un incremento delle gravidanze stimabile ~15–20% nei casi selezionati.
L’indicazione è quindi mirata, non “per tutte”: si valuta profilo di rischio, storia clinica e obiettivi del ciclo.
Alternative o esami complementari (in casi selezionati)
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Isteroscopia diagnostica/operativa (polipi, setti, sinechie, segni di infiammazione).
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Valutazione della finestra di impianto e del microambiente endometriale in protocolli specifici.
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Trattamento mirato di un’eventuale endometrite (se confermata).
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Ottimizzazione di fattori sistemici (tiroide, prolattina, BMI, fumo, sonno, stress).
Domande frequenti (FAQ)
Fa male? Di solito no: può dare fastidio lieve e crampetti per poche ore.
Serve anestesia? No.
Quanto dura? Pochi minuti.
Posso lavorare dopo? Sì, normalmente lo stesso giorno.
Rovina l’endometrio per il transfer? No: il micro-danno è controllato e fa parte del razionale della tecnica.
Si fa sempre prima del transfer? No: si propone solo se indicata, con timing personalizzato.
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