Le anomalie cromosomiche rappresentano una delle principali preoccupazioni durante la gravidanza, poiché possono influire significativamente sulla salute e sullo sviluppo del feto. I cromosomi sono le strutture che, all’interno delle cellule, contengono il materiale genetico. Ogni persona possiede 46 cromosomi, organizzati in 23 coppie.

Le anomalie cromosomiche si dividono in due principali categorie: anomalie numeriche e anomalie strutturali. Le anomalie numeriche si verificano quando c’è un numero anomalo di cromosomi; invece, le anomalie strutturali coinvolgono cambiamenti nella struttura di uno o più cromosomi. Le anomalie strutturali possono essere ulteriormente suddivise in bilanciate e non bilanciate. Comprendere queste distinzioni è fondamentale per interpretare correttamente i risultati dei test prenatali e per prendere decisioni informate riguardo alla gestione della gravidanza.

Anomalie cromosomiche numeriche

Le anomalie cromosomiche numeriche sono le più comuni e includono:

  • Sindrome di Down (Trisomia 21)

La Sindrome di Down è la più comune anomalia cromosomica numerica, causata dalla presenza di una copia extra del cromosoma 21. Questa condizione porta a ritardo mentale, caratteristiche fisiche distintive e un aumento del rischio di malattie congenite.

  • Sindrome di Edwards (Trisomia 18)

La Sindrome di Edwards è una grave condizione dovuta a un cromosoma 18 in più. I neonati affetti presentano gravi ritardi nello sviluppo mentale e fisico e spesso malformazioni congenite multiple. La maggior parte dei bambini con questa sindrome non sopravvive oltre il primo anno di vita.

  • Sindrome di Patau (Trisomia 13)

La Sindrome di Patau, causata da un cromosoma 13 in più, comporta gravi disabilità fisiche e mentali, inclusi difetti cardiaci, anomalie cerebrali e malformazioni facciali. La prognosi è generalmente infausta, con molti bambini che non sopravvivono oltre i primi mesi di vita.

  • Sindrome di Turner (Monosomia X)

La Sindrome di Turner colpisce solo le femmine ed è dovuta all’assenza parziale o totale di uno dei due cromosomi X. Le donne con questa sindrome presentano una serie di caratteristiche fisiche come statura bassa e infertilità, oltre a possibili problemi di salute come malformazioni cardiache.

  • Sindrome di Klinefelter (XXY)

La Sindrome di Klinefelter colpisce i maschi che possiedono un cromosoma X extra. Questa condizione può causare infertilità, ridotto sviluppo dei caratteri sessuali secondari, e talvolta difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali.

  • Trisomia X (XXX)

Le femmine con Trisomia X hanno un cromosoma X in più. La maggior parte delle donne con questa condizione ha un aspetto fisico normale e può non presentare sintomi significativi, ma alcune possono avere difficoltà di apprendimento, problemi di coordinazione e ritardi nello sviluppo del linguaggio.

  • Sindrome di Jacobs (XYY)

I maschi con Sindrome di Jacobs hanno un cromosoma Y in più. Questa condizione è generalmente meno evidente rispetto ad altre anomalie cromosomiche e molti individui vivono senza sintomi evidenti. Tuttavia, alcuni possono presentare alti livelli di testosterone, maggiore altezza e possibili difficoltà di apprendimento.

Anomalie cromosomiche strutturali

Le anomalie strutturali coinvolgono cambiamenti nella struttura dei cromosomi e possono essere classificate come bilanciate o non bilanciate:

Anomalie strutturali bilanciate

Si verificano quando il materiale genetico viene scambiato tra i cromosomi senza perdita o guadagno di informazioni genetiche. Le persone con queste anomalie possono essere asintomatiche, ma hanno un rischio aumentato di avere figli con anomalie cromosomiche non bilanciate.

  • Traslocazione reciproca: scambio di segmenti tra due cromosomi non omologhi.
  • Inversione: rottura di un cromosoma in due punti e inversione del segmento intermedio.

Anomalie strutturali non bilanciate

Le anomalie non bilanciate comportano una perdita o un guadagno di materiale genetico, il che può portare a malattie genetiche gravi.

  • Delezione: perdita di un segmento cromosomico, che può causare sindromi come la sindrome da delezione 5p (o sindrome Cri-du-Chat).
  • Duplicazione: presenza di una copia extra di un segmento cromosomico, che può portare a ritardi nello sviluppo e disabilità varie.

Cause delle anomalie cromosomiche

Le anomalie cromosomiche possono essere causate da diversi fattori, spesso legati a errori che si verificano durante la divisione cellulare. Ecco le principali cause:

  • Errori di divisione cellulare: durante la meiosi, il processo di divisione cellulare che produce le cellule sessuali (spermatozoi e ovuli).
  • Invecchiamento materno: le donne oltre i 35 anni hanno un rischio maggiore di avere bambini con anomalie cromosomiche, in particolare la Sindrome di Down, a causa di un aumento della probabilità di errori meiotici con l’età.
  • Fattori genetici: in alcuni casi, le anomalie cromosomiche possono essere ereditarie. Ad esempio, una traslocazione può essere trasmessa dai genitori ai figli, aumentando il rischio di anomalie cromosomiche nelle generazioni successive.
  • Esposizione a sostanze tossiche: radiazioni, sostanze chimiche o infezioni durante la gravidanza possono aumentare il rischio di anomalie cromosomiche. Alcune sostanze, come l’alcol e il fumo, sono particolarmente dannose e possono influenzare negativamente lo sviluppo del feto.
  • Problemi durante la fertilizzazione: la fecondazione di un ovulo da parte di uno spermatozoo con un numero anomalo di cromosomi può portare a un embrione con un’anomalia cromosomica.

Test Diagnostici Consigliati

Per rilevare e diagnosticare le anomalie cromosomiche in gravidanza, esistono diversi test disponibili: questi test possono essere non invasivi o invasivi, ciascuno con i propri vantaggi e limitazioni.

Test del DNA Fetale (NIPT)

Il NIPT (Non-Invasive Prenatal Test) è un test di screening non invasivo che analizza frammenti di DNA fetale presenti nel sangue materno. Questo test può essere eseguito a partire dalla 10° settimana di gravidanza e ha un’attendibilità di circa il 99%.

Vantaggi:

  • Non invasivo e sicuro per il feto.
  • Alta precisione e bassa percentuale di falsi positivi.
  • Può essere eseguito precocemente nella gravidanza.

Limitazioni:

  • Non fornisce una diagnosi definitiva; i risultati positivi devono essere confermati con test invasivi.
  • Non rileva tutte le anomalie cromosomiche o le malformazioni congenite.

Test Combinato del I trimestre

Il Test Combinato include un’ecografia per misurare la translucenza nucale del feto e un esame del sangue materno per analizzare i livelli di specifiche proteine e ormoni (Bi-test). Questo test viene eseguito tra l’11° -14° settimana di gravidanza.

Vantaggi:

  • Non invasivo e relativamente sicuro.
  • Fornisce una stima del rischio di anomalie cromosomiche comuni.
  • Include l’ecografia, che può rilevare altre anomalie strutturali.

Limitazioni:

  • È uno strumento di screening, non diagnostico; i risultati positivi devono essere confermati con test invasivi.
  • Meno preciso rispetto al NIPT.

 

Test invasivi

I test invasivi includono l’Amniocentesi e la Villocentesi (o Prelievo dei Villi Coriali), che forniscono una diagnosi definitiva delle anomalie cromosomiche analizzando direttamente il materiale genetico del feto.

L’Amniocentesi viene eseguita tra la 14°-20°settimana di gravidanza. Consiste nel prelievo di una piccola quantità di liquido amniotico, che contiene cellule fetali, attraverso un ago inserito nell’addome della madre.

Vantaggi:

  • Fornisce una diagnosi definitiva delle anomalie cromosomiche.
  • Può rilevare una vasta gamma di anomalie genetiche.

Limitazioni:

  • È un test invasivo con un piccolo rischio di aborto spontaneo.
  • Generalmente viene eseguito in una fase avanzata della gravidanza rispetto ad altri test di screening.

La Villocentesi viene eseguita tra la 10° – 13° settimana di gravidanza. Questo test prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto della placenta tramite un ago inserito nell’addome della madre.

Vantaggi:

  • Può essere eseguito prima dell’Amniocentesi, fornendo risultati precoci.
  • Diagnostica una vasta gamma di anomalie cromosomiche e genetiche.

Limitazioni:

  • È un test invasivo con un rischio leggermente superiore di aborto spontaneo rispetto all’amniocentesi.
  • Non rileva alcune condizioni che possono essere diagnosticate con l’amniocentesi.

Conclusioni

Le anomalie cromosomiche sono una preoccupazione significativa durante la gravidanza ma grazie ai progressi della Medicina Prenatale, è possibile identificarle precocemente e con alta precisione. Comprendere le cause di queste anomalie e le opzioni di test disponibili può aiutare i futuri genitori a prendere decisioni informate riguardo alla salute del loro bambino. È importante discutere con un medico specialista in Medicina Materno-Fetale per scegliere il percorso di screening e diagnosi più appropriato per ogni singolo caso.

_______________________________________________________________________________________________________________________________________

SCOPRI

Il nostro staff: CLICCA QUI

Le nostre storie: CLICCA QUI

Le tecniche di PMA: CLICCA QUI

Leggi anche

Adenomiosi: definizione, cause e sintomi: CLICCA QUI

Calendario dell’ovulazione: come calcolare i giorni fertili: CLICCA QUI

Come gestire il sole in gravidanza e durante un ciclo di PMA: CLICCA QUI

Rimani sempre aggiornato, seguici su