Anche quest’anno, in occasione della Settimana Mondiale della Tiroide, nei giorni 22 e 24 maggio 2019il dott. Claudio Panunzi, endocrinologo dell’Alma Res, eseguirà gratuitamente, previa prenotazione al numero 06 8550385, un’ecografia tiroidea con colordoppler, per chi non l’abbia mai eseguita e per chi abbia familiarità per malattie della tiroide.

Dal 20 al 26 Maggio infatti si terrà la manifestazione nazionale di screening ecografico nell’ambito della Settimana Mondiale della Tiroide. Quest’iniziativa, che si svolge ogni anno, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui crescenti problemi legati alle malattie della tiroide, con particolare riguardo all’azione preventiva dell’uso del sale iodato in tutta la popolazione.

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La tiroide è una ghiandola, situata nel collo in entrambi i sessi, che produce ormoni (T3 e T4) che regolano l’accrescimento e lo sviluppo del sistema nervoso nel bambino e in tutte le età agiscono sui sistemi cardiovascolare e osseo, sul metabolismo lipidico, degli zuccheri e sul mantenimento del normale equilibrio energeticodell’organismo.

Lo iodio è il costituente essenziale dell’ormone tiroideo che viene introdotto con gli alimenti che però ne contengonobasse concentrazioni.

La carenza iodica può provocare, a seconda dell’età della vita in cui si verifica e dell’entità, una riduzione del quoziente intellettivo, alcuni deficit neurologici “minori”, evidenziabili nella prima e seconda infanzia, un aumento di volume della tiroide (gozzo), la formazione di noduli anche in tiroidi di normale volume (nel 50-60% delle popolazione generale è evidenziabile uno o più noduli, al solo esame ecografico), ipotiroidismo nel neonato (ipotiroidismo congenito transitorio o definitivo) che se non curato si presenterà anche nell’adulto.

Per prevenire la carenza di iodioè necessario consumare in maniera varia e quotidiana cibi a più alto contenuto di questo nutriente(pesce, latte e formaggi)e soprattuttofare uso di moderate quantità di sale ma solo quello arricchito di iodio (sale iodato).

Durante la gravidanza e l’allattamento le donne hanno necessità di un apporto maggiore di iodio, pertanto oltread utilizzare con regolarità il sale iodato, le gestanti dovrebbero assumere una quantità supplementare di iodio ricorrendo a specifiche integrazioni (multivitaminico materno). Esami di laboratorio specifici, in questa fase, possono evidenziare alterazioni della funzione tiroidea con maggiore frequenza con conseguenze sul decorso della  gravidanza, sul parto e sul feto.

Le principali malattie della funzione tiroidea sono:

l’ipotiroidismo che è presente anche in forma lieve nel 5% della popolazione e arriva al 10% nella donna sopra i 60 anni. La causa più frequente di ipotiroidismo è di origine autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto) e ha una forte predisposizione genetica, con o senza noduli.

L’ipertiroidismo franco che colpisce fino al 2-3% delle donnee raggiunge una prevalenza del 4-6% nelle forme più lievi e può avere un’origine autoimmune (morbo di Basedow) ed in questo caso colpisce soprattutto le donne in età evolutiva e giovane adulta, oppure può essere causato da noduli tiroidei iperfunzionanti (gozzo multinodulare tossico) specialmente nella popolazione più anziana proveniente da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in egual misura maschi e femmine.

I soggetti più a rischio sono:

  • donne in età fertile, donne cheprogrammano una gravidanza, spontanea o da fecondazione assistita, durante la gravidanza e dopo il parto
  • soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema cardiovascolare
  • bambini ed adolescenti con familiarità per noduli e alterata funzione tiroidea

Per diagnosticare precocemente le patologie tiroidee, l’esame più frequentemente utilizzato è l’ecografia tiroidea con colordoppler, associata aldosaggio degli ormoniTSH(ipofisario)eFT4 (tiroideo)che permettono di sospettare o confermare, indipendentemente dalla presenza di noduli, un’alterazione della funzione tiroidea, che eventualmente andrà indagata con un prelievo per ormoni tiroidei, autoanticorpi anti tiroide e una visita specialistica endocrinologica.

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