Il supporto psicologico può rivelarsi determinante quanto ci si trova ad affrontare un trattamento di PMA.

Al momento della diagnosi, la coppia e la donna scoprono di avere un grave problema legato alla loro possibilità di procreare.

Questa comunicazione d’infertilità e l’annessa consapevolezza, fa piombare l’individuo e la sua relazione dentro un vortice di dolore e incredulità. L’incredulità sta nell’essere presi alla sprovvista, nell’essere colpiti alle spalle da una notizia impensabile soprattutto in un momento di grande vicinanza e desiderio. Infatti il primo problema sta proprio nella necessità di far fronte ad un così imponente scoglio che si frappone tra la propria mente che stava progettando cioè stava dando voce e slancio ad un forte desiderio e la momentanea impossibilità di realizzarlo.

Da dove nasce la necessità di un supporto psicologico?

Questa esperienza è per l’appunto impensabile cioè la nostra mente non è in grado di fare spazio e di gestire un sentimento così doloroso e frustrante. Viene frustrata la possibilità di percepirsi dentro una dimensione evolutiva, viene impedita la fisiologica esperienza di incrementare un senso al proprio amore non solo verso l’altro ma verso la vita stessa. Infatti è frequente il vissuto da parte del soggetto infertile, uomo o donna che sia, di voler salvare il partner sano, di leggittimare l’eventuale separazione come se si trattasse di sostituire un prodotto non funzionante, di cambiare l’oggetto che non funziona. Ecco questo è il primo dolore che si attraversa, sentirsi mal funzionanti incapaci in una cosa nella quale tutti funzionano, tale esperienza sposta l’individuo in una posizione depressiva quindi si diventa oggetto invece che soggetto, tutto ciò inaridisce e rende fragili. 

L’affetto depressivo conseguente l’infertilità (depressione da infertilità)

Nella sua forma più elementare l’affetto depressivo corrisponde ad un vissuto d’impotenza cioè all’essere inermi e disperati di fronte ad una situazione che è intervenuta e che non si può cambiare.  Un fatto compiuto e sentito come irrevocabile che ha introdotto un cambiamento negativo della propria condizione. Allo stesso tempo questo cambiamento si denota anche come perdita di uno stato del Sé, come un venir meno della stabilità interiore e del sentimento del proprio valore, della propria capacità. L’affetto depressivo, conseguente l’infertilità, implica sempre quindi un calo dell’autostima e un impoverimento del Sé: chi è infertile si sente scarico, svuotato, non crede più in se stesso e può ritenersi un fallito. 

Sono circostanze nelle quali risulta centrale una fragilità narcisistica a causa della quale, ogni volta che la realtà non corrisponde alle aspettative, gli equilibri affettivi si dimostrano precari e vulnerabili, nel segno del fallimento e della delusione verso se stessi. Il soggetto vede compromessa l’immagine di Sè e sperimenta traumaticamente l’impossibilità di corrispondere ad un proprio ideale e di disporre sempre e comunque dell’attenzione, dell’approvazione e dell’ammirazione dell’altro, degli altri e della società stessa.

La difficoltà del percorso di PMA, che si accompagna frequentemente a stress, sta sostanzialmente nel continuo turbinio di emozioni che i pazienti si ritrovano a vivere. Accedere alla procreazione medicalmente assistita permette di iniziare a recuperare la speranza e con essa l’aspettativa di realizzare il proprio desiderio, ma ciò di per se non è chiaramente garanzia di successo. Capita che tale percorso sia lungo nel tempo e soggetto a continui cambiamenti, a buone notizie alle quali succedono cattive notizie, insomma delle  montagne russe di emozioni sentimenti e stati d’animo che disorientano ed affaticano la coppia e l’individuo già provato dalla iniziale scoperta della diagnosi negativa.

Conclusioni

Per queste ragioni, il supporto psicologico-psicoterapeutico, è grandemente importante. Innanzitutto per alleviare quel senso di inutilità e fallimento che rischia di stabilizzarsi all’interno del vissuto della persona. Durante il colloquio, la narrazione dei propri stati d’animo da parte del paziente permette di esteriorizzare alcune quote d’angoscia così da poter rendere meno intrusivo il senso di fallimento e disperazione. Inoltre uno spazio d’ascolto dedicato consente di ridurre i picchi di stress permettendo alla persona di percepire una maggiore stabilità ed equilibrio durante il percorso. La coppia e la persona grazie all’esperienza dei colloqui con lo psicologo torna a percepirsi soggetto della propria vita, protagonista del proprio percorso di PMA, non più oggetto passivo vittima di una diagnosi imprevista.

Consapevole dell’importanza del supporto psicologico, Alma Res mette a disposizione, di tutte le coppie che effettuano un percorso di PMA, la professionalità di uno Psicoterapeuta dalla decennale esperienza, senza alcun costo aggiuntivo per la coppia.

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