Ad oggi, la principale analisi eseguita per valutare la qualità del campione seminale corrisponde al semplice spermiogramma. Di routine non sono previste altre indagini di laboratorio, finalizzate ad individuare potenziali meccanismi molecolari correlati alle alterazioni dello spermiogramma e all’infertilità.

L’infertilità maschile può dipendere da svariati fattori, quali infezioni, varicocele, criptorchidismo, endocrinopatie, ostruzioni, tumori del testicolo e malattie sistemiche. Grande attenzione inoltre è riservata allo stress ossidativo.
Lo stress ossidativo può essere definito come un processo biochimico fisiopatologico, causato da uno sbilanciamento fra le specie reattive all’ossigeno (reactiveoxygenspecies, più comunemente chiamate ROS) e le difese antiossidanti cellulari.
I ROS sono sostanze prodotte dalla normale fisiologia cellulare, rappresentano un problema solo quando la loro concentrazione supera una certa soglia. Al di sopra di questi limiti, i ROS sono responsabili di danni alle proteine, alle membrane biologiche e al DNA.

Nonostante molti lavori scientifici hanno evidenziato una correlazione fra stress ossidativo e infertilità maschile, in laboratorio test per la determinazione di parametri collegati al danno ossidativo vengono effettuati solo saltuariamente. Complice la mancanza di sensibilità e specificità dei metodi per la quantificazione di tali parametri.
Una grande difficoltà è data dal fatto che i ROS, essendo specie transienti (temporanee), non possono essere misurati direttamente. Ciò che invece si può misurare è il danno da ROS, possono infatti essere valutate molecole stabili che derivano dall’azione dannosa dei ROS (biomarker di stress ossidativo).

In questa prospettiva si inserisce il Redox Energy Test. Si tratta di un nuovo test diagnostico volto alla valutazione della qualità del plasma seminale, il quale influenza le caratteristiche degli spermatozoi.
Il Redox Energy Test valuta, qualitativamente e quantitativamente, i più importanti antiossidanti vitaminici, i composti rappresentativi dello stress ossidativo, i composti rappresentativi dello stress nitrosativo e infine i composti correlati al metabolismo energetico.

Sulla base del risultato analitico, è possibile calcolare un indice, denominato Biomarker Score, che rappresenta il numero di parametri alterati misurati col del Redox-Energy Test, permettendo di discriminare i soggetti sani dai pazienti e fornire una rapida valutazione complessiva della gravità delle alterazioni biochimiche presenti nel plasma seminale.

Redox

Figura 1. Valutazione della gravità delle alterazioni biochimiche del plasma seminale ottenuta tramite il Biomarker Score

Questo innovativo pannello biochimico permette di evidenziare uno stato di carenza e/o di eccesso di specifiche sostanze ad azione antiossidante, rendendo possibile la definizione di terapie personalizzate, volte alla normalizzazione dei parametri alterati.

Per questo motivo, l’applicazione routinaria del Redox Energy Test permetterebbe di aumentare la percentuale di successi di fecondazione assistita attraverso il miglioramento guidato della qualità del liquido seminale.

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Prof. Luigi Muzii

Embriologo Responsabile del Laboratorio di Alma Res

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