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A chi ci rivolgiamo

L’Alma Res, clinica specializzata nella cura dell’infertilità, rivolge la propria professionalità a tutte quelle coppie che necessitano di un aiuto competente e specializzato volto a una diagnosi accurata ed efficace. Generalmente si parla di infertilità di coppia in caso di mancato raggiungimento della gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali regolari e non protetti.

L’infertilità ha un’incidenza che aumenta con l’avanzare dell’età della coppia ed è un fattore in crescita che colpisce tra l’8 e il 12% delle coppie che desiderano avere figli. Per questo è importante che il professionista cui vi rivolgete fornisca non solo le informazioni tecnico-scientifiche di cui avete bisogno, ma sia soprattutto una guida affidabile nell’orientamento del percorso da intraprendere.

Non tutte le cause di infertilità infatti sono uguali tra le varie anomalie che inducono l’infertilità vi possono essere fattori di infertilità femminile e maschile. Oltre a queste che possono essere le più frequenti cause di infertilità esiste anche un ristretto numero di coppie che, avendo effettuato tutte le analisi del caso e avendo riscontrato dei risultati nella norma, appartiene al cosiddetto gruppo di infertilità inspiegata. Questi casi non devono essere considerati casi irrisolvibili, anzi, un accurato ciclo di analisi e un sostanziale avanzamento nella disciplina è in grado ad oggi di stabilire prognosi e cure efficaci anche in queste situazioni.

I nostri pazienti ricevono un trattamento personalizzato, il centro Alma Res pone grande attenzione a tutti quegli accorgimenti che possono aumentare le possibilità di successo.Ad oggi, quasi una coppia su due che si sottopone alle tecniche di Procreazione Medica Assistita (PMA) può rimanere incinta e vedere realizzato il suo desiderio.

INFERTILITÀ Femminile

Diversi sono i fattori che possono causare infertilità nella donna, alle volte concomitanti, di seguito una breve presentazione dei più importanti:

  • Il Fattore Età

Il famoso orologio biologico, non solo esiste ma è il fattore singolarmente più importante con cui dobbiamo confrontarci sebbene ancora una maggioranza della popolazione non ne sia pienamente consapevole. La fertilità della donna cala costantemente dopo aver raggiunto il picco massimo tra i 20 e i 25 anni. Da 25 a 35 anni la fertilità media della donna si riduce della metà. Dai 40 anni in poi la percentuale di fertilità media è il 20% di quella riscontrata a 25 anni, sino a raggiungere livelli non significativi dall’età di 45 anni in poi.

  • Disfunzioni ovulatorie

L’ovulazione è la conditio sine qua non per la capacità riproduttiva della donna ed è fondamentale escludere l’anovulazione, ovvero un ciclo caratterizzato dalla mancata crescita e maturazione del follicolo dominante, soprattutto se cronica.
Saltuari cicli anovulatori possono essere considerati fisiologici, anche se l’avanzare dell’età ed alcune situazione patologiche (sindrome dell’ovaio policistico) possono associarsi ad una maggior frequenza di tale fenomeno con conseguente compromissione della fertilità.

  • Alterata morfologia e funzionalità delle tube di Falloppio

Le tube di Falloppio sono deputate a raccogliere l’uovo appena prodotto dall’ovaio e, allo stesso tempo, assistere il liquido seminale con gli spermatozoi La tuba di Falloppio è pertanto molto più di un semplice condotto, è un organo delicato ripieno di un liquido nutriente sia per l’uovo che per gli spermatozoi.
Se le tube sono ostruite o se il tessuto altamente specializzato che produce il liquido nutriente è danneggiato (infezioni, endometriosi) il concepimento non avverrà.

  • Endometriosi

L’endometriosi è una patologia ginecologica che colpisce 150 milioni di donne nel mondo ed interessa dal 10 al 15 % delle donne nella fascia di età compresa tra i 29 e i 39 anni, con una prevalenza maggiore in sottopopolazioni selezionate: 60% delle donne con dolore pelvico cronico e 30% delle donne con associata infertilità.
Tale patologia, pur essendo benigna, presenta un’elevata aggressività biologica e di frequente incide negativamente sulla sua fertilità.
La drastica riduzione della capacità riproduttiva della donna affetta da endometriosi, indipendentemente dallo stadio della patologia, sembra essere correlata a ostruzione tubarica, aderenze tra gli organi pelvici o voluminose cisti ovariche endometriosiche, nelle forme meno avanzate, a persistente risposta infiammatoria nella pelvi, indotta dalla presenza di focolai di endometriosi.

  • Fattori uterini

Nella maggior parte delle donne l’utero mantiene la sua fertilità potenziale per molti anni dopo la post-menopausa. Questo è stato ampiamente dimostrato negli anni recenti dalle donne che hanno partorito all’età di 50 ed anche 60 anni dopo un programma di ovodonazione.
Affinché l’utero possa permettere l’impianto dell’embrione e l’evoluzione della gravidanza è, tuttavia, fondamentale che la sua morfologia ed il tessuto che lo riveste all’interno (endometrio) non presentino problematiche.

  • Aborti ripetuti

Molte coppie non hanno difficoltà ad ottenere la gravidanza ma vanno incontro ad aborti ripetuti, quasi sempre nelle prime 12 settimane. Tra le cause chiaramente evidenziate: anomalie cromosomiche (85% dei casi), tessuto cicatriziale all’interno dell’utero, alcuni tipi di infezione dell’apparato genitale, squilibri ormonali (insufficiente produzione di progesterone), anormalità nei fattori della coagulazione del sangue (trombofilia) e malattie autoimmunitarie.

  • Malattie autoimmunitarie

La fertilità della donna con malattia autoimmune (ipotiroidismo e ipertiroidismo, artrite reumatoide, sindrome antifosfolipidica, lupus eritematoso sistemico) non è più bassa rispetto a quella di una donna sana. Nonostante ciò, è opportuno considerare gli effetti collaterali di alcuni farmaci sul sistema riproduttivo (metotrexate, ciclofosfamide, cortisonici ad alte dosi), potenzialmente responsabili di una precoce e drastica riduzione della riserva ovarica o di mancata ovulazione, nonché da eventuali complicanze della malattia, che possono inficiare la ricerca ed il buon esito della gravidanza esponendo la donna a ripetuti aborti.

INFERTILITÀ Maschile

In circa il 30% delle coppie il fattore principale di infertilità è rappresentato da una riduzione del numero degli spermatozoi o della loro motilità; per un altro 30% è un fattore contribuente.
Quando lo spermiogramma evidenzia una compromissione parziale o completa dei parametri del liquido seminale quali numero, motilità e morfologia degli spermatozoi (oligo-asteno-terato-zoospermia) fino all’azoospermia (assenza di spermatozoi) è fondamentale ricercare possibili patologie:

  • Alterazione testicolare primitiva

    (ridotto sviluppo dei testicoli, criptorchidismo) o secondaria (chemio e radioterapia).

  • Alterazione delle vie di deflusso del liquido seminale

    (ostruzione o agenesia dei deferenti da infezioni, traumi o cause genetiche).

  • Disfunzioni endocrinologiche (iperprolattinemia)

  • Disfunzione sessuale

  • Anomalie genetiche e cromosomiche.

Anche le abitudini di vita, quali esposizione al fumo (sigarette, marijuana, smog), abuso di alcool, pesticidi e stress psico-fisico, possono inficiare la produzione e la qualità del liquido seminale soprattutto in termini di motilità degli spermatozoi.

In molti uomini tuttavia non è possibile riconoscere la causa di ridotta fertilità.

Alma Res Cinica PMA Roma

 

 

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