Almares Preloader

Isteroscopia

Cos’é l’Isteroscopia diagnostica?

L’isteroscopia diagnostica è parte integrante dell’iter diagnostico della coppia infertile in quanto rappresenta il gold standard per la valutazione della cavità uterina. Consiste nella valutazione anatomica mediante visualizzazione ad alta risoluzione del canale cervicale e della cavità uterina (anatomia e rivestimento endometriale), mediante un sottile strumento ottico dotato di illuminazione a luce fredda introdotto in modo atraumatico per via vaginale.

L’utero, quale cavità dedicata ad accogliere il prodotto del concepimento, deve presentare un profilo interno regolare, non deformato da miomi o polipi, malformazioni o aderenze, ed un rivestimento mucoso “endometrio” integro e sincrono con l’attività delle ovaie; ogni sua alterazione, oltre a provocare disturbi delle mestruazioni, può essere causa di anomalie o impossibilità di impianto dell’ovocita fecondato.

L’isteroscopia diagnostica è una procedura ambulatoriale “office hysteroscopy” che non richiede alcuna premedicazione e/o anestesia in quanto le innumerevoli innovazioni tecniche hanno messo a disposizione strumenti che permettono di eseguire l’esame con sempre minor discomfort, migliorandone l’accettabilità da parte delle pazienti.

L’esame, della durata di pochi minuti, può causare un dolore di tipo crampiforme simil-mestruale dovuto al mezzo utilizzato per distendere il canale cervicale e la cavità uterina che fisiologicamente sono entità virtuali; normalmente regredisce spontaneamente e solo in alcuni casi richiede terapia farmacologica.

L’eventuale esecuzione con anestesia od in narcosi può in taluni casi essere richiesta per difficoltà tecniche od anatomiche o per ridotta tollerabilità del dolore della donna.

Come viene eseguita l’Isteroscopia?

L’esame va effettuato nella fase del ciclo immediatamente successiva alla mestruazione ed entro il 12° giorno del ciclo, nonché previa esecuzione di screening per malattie infettive e tamponi cervico-vaginali volti ad escludere un’infezione in atto sistemica e/o del tratto genitale.

L’isteroscopia diagnostica, nella valutazione di un possibile fattore femminile di infertilità, è indicata in presenza di:

  • sospetto clinico/ecografico di una formazione aggettante nella cavità uterina (mioma sottomucoso, polipo) o in prossimità degli osti tubarici (sbocchi delle tube nella cavità uterina), in grado di interferire con l’impianto dell’embrione e, quindi, possibile causa sia di infertilità sia di aborti ripetuti;
  • sospetta formazione di aderenze “sinechie” cervicali e/o endouterine dopo traumatismi endocavitari, quali ripetute revisioni della cavità uterina per aborto spontaneo o metrorragia; quando le aderenze sono associate a scarso flusso mestruale (ipomenorrea), amenorrea o mestruazione dolorosa (dismenorrea) delineano la “Sindrome di Asherman” e possono essere eliminate contestualmente all’esame isteroscopio diagnostico;
  • sospetto di malformazioni uterine (utero setto);
  • quadro ecografico di ispessimento dell’endometrio “ iperplasia endometriale”;
  • abortività ripetuta o ricorrente;
  • ripetuti fallimenti di trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita.

Quando non é possibile effettuare l’Isteroscopia?

Non è possibile effettuare l’isteroscopia in presenza di condizioni a maggior rischio di complicanze quali:

  • Malattia infiammatoria pelvica (PID) in atto o recente, per la possibilità di riacutizzazione o diffusione sistemica dell’infezione. L’infezione va esclusa con gli appropriati esami o trattata, se presente, prima di eseguire l’isteroscopia;
  • carcinoma invasivo del collo dell’utero, per il rischio di lesione delle pareti cervicali e di diffusione delle cellule neoplastiche.

Qualora l’isteroscopia diagnostica evidenzi una lesione che richieda il trattamento è necessario sottoporre la paziente a chirurgia isteroscopica. L’isteroscopia operativa (biopsia dell’endometrio, miomectomia, polipectomia, lisi di sinechie, metroplastica per utero setto) può essere eseguita contestualmente all’esame diagnostico in regime ambulatoriale, secondo la filosofia del “see & treat hysteroscopy” o “isteroscopia operativa ambulatoriale”, grazie allo sviluppo di isteroscopi dotati di canale operativo che permettono l’utilizzo di una vasta gamma di strumenti miniaturizzati, o differita in un secondo tempo.

Questo ultimo approccio è riservato al trattamento di quelle lesioni che richiedono terapie farmacologiche prima della procedura chirurgica (miomi sottomucosi di notevole volume) o in presenza di condizioni cliniche (cardiopatie) che necessitano di ricovero in regime di day surgery.

Le principali complicanze dell’isteroscopia operativa sono rappresentate da:

  • infezione: l’estrema rarità di tale complicanza nella chirurgia isteroscopica non rende indispensabile l’impiego di profilassi antibiotica;
  • perforazione uterina: causata dall’impiego di dilatatori cervicali, più raramente dall’azione chirurgica degli strumenti;
  • Sindrome Clinica da Intravasazione secondaria al massivo passaggio del mezzo liquido di distensione attraverso le pareti dell’utero;
  • danno termico alle strutture uterine o, per diffusione attraverso le pareti dell’utero, a distanza;
  • sinechie post-chirurgiche: anche se raramente, i traumatismi endocavitari determinati dalla chirurgia isteroscopica possono comportare l’insorgenza di aderenze.

Scarica la Guida
"Approccio all'infertilità"

Risolvi tutti i dubbi e scopri i rimedi possibili all'infertilità

Richiesta inviata con successo
Errore invio richiesta, controlla i campi e riprovare
Invio in corso...