Il Redox Test su Human Reproduction

Human Reproduction è una rivista scientifica che si occupa di tutti gli aspetti della riproduzione umana, inclusi fisiologia e patologia riproduttiva. È una rivista ufficiale della European Society of Human Reproduction and Embryology ed è stata fondata nel 1986.

La rivista ha pubblicato un articolo, alla cui stesura ha contribuito tutto il nostro staff scientifico, contenente le prime risultanze di un nuovo test diagnostico, messo a punto qui in Alma Res.

Negli ultimi anni numerosi studi hanno analizzato gli effetti negativi di fattori ambientali e stili di vita sulla fertilità maschile. L’esposizione a tali fattori, infatti, può determinare un aumento dei livelli di stress ossidativo nel plasma seminale, con conseguente riduzione della capacità fertilizzante degli spermatozoi. Tuttavia, nonostante sia stato dimostrato come l’eccesso di stress ossidativo e la carenza di antiossidanti influenzino la qualità del liquido seminale, la misurazione di antiossidanti non è attualmente inclusa nella valutazione di routine del liquido seminale.

Da qui nasce l’idea di mettere a punto, con la collaborazione della società LTA-Biotech, un nuovo test diagnostico, chiamato Redox Energy Test che permette di valutare qualitativamente e quantitativamente la composizione del plasma seminale. Da questo progetto è stato possibile isolare ed identificare 21 composti la cui carenza o eccesso è correlata con l’infertilità maschile. Il dato più interessante è poi stato ritrovare tali alterazioni biochimiche anche nei pazienti infertili ma normozoospermici, vale a dire senza alterazioni apparenti del liquido seminale; suggerendo che anche in assenza di anomalie morfo-funzionali osservabili con lo spermiogramma, potrebbero essere presenti alterazioni biochimiche responsabili dell’infertilità.

Visto il successo dell’analisi, il prossimo passo sarà ampliare ulteriormente il pannello di composti da analizzare, con l’obbiettivo di formulare terapie e trattamenti personalizzati sul singolo paziente.

Per scaricare l’articolo originale della rivista clicca qui: Human Reproduction