Le tanto attese linee guida, firmate lo scorso martedì  dal Ministro della Salute Lorenzin, sembrano mettere ordine alla complessa questione della procreazione medicalmente assistita. L’equipe dell’Alma Res ci spiega, ai microfono di “Radio anch’io” – Rai Radio 1 quali saranno le novità soprattutto sul fronte dell’eterologa.

“Abbiamo il dovere di garantire un diritto alle coppie impossibilitate alla procreazione, diritto sancito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; e dobbiamo garantire questo diritto applicando il trattamento nel migliore dei modi da un punto di vista etico, morale e tecnologico”-  spiega il Dott. Luigi Muzii, Responsabile di Laboratorio presso il Centro Alma Res. “ Ogni Centro deve garantire tutte le necessità del futuro nascituro” aggiunge la Dott.ssa Talia Capozzolo, Direttore clinico del Centro.

“La medicina della riproduzione ed il progresso tecnologico hanno notevolmente aumentato le percentuali di successo di costruirsi una famiglia per una coppia con problemi di fertilità. Per il Centro Alma Res queste percentuali corrispondono al 60 – 70 % in caso di fecondazione eterologa, e 30 – 50 % (in relazione all’età della donna) per tecniche di fecondazione omologa”.  Spiega il Prof. Pasquale Bilotta, Direttore del Centro Alma Res.

“Quello che ci attendiamo dalle Linee guida” – conclude il Direttore Amministrativo del Centro, Maria Teresa d’Acunzo- “ è rendere la fecondazione eterologa 100% italiana, in modo da consentire ai centri di fare bene anche questo lavoro, e di dare ai pazienti il massimo dell’assistenza in termini di qualità e di salute.

 

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