Alma Res presenta i risultati conseguiti nel periodo 2015/2016 e introduce una riflessione su trend e scenari della procreazione medicalmente assistita nel nostro Paese. La clinica –prima in Italia ad eseguire la fecondazione eterologa, in seguito al pronunciamento della Corte Costituzionale nel 2014 – continua, infatti, a segnare il passo del dibattito scientifico, culturale e sociale sulla PMA e sulla trasformazione delle esigenze delle coppie alle prese con difficoltà di concepimento.

Alma Res: i numeri
Nel seguito alcune cifre che fotografano i risultati conseguiti dai medici di Alma Res, in riferimento al periodo di attività 2015/2016:
52,3%: percentuale di gravidanze avviate in seguito a tecniche di procreazione assistita “a fresco”, su donne di età inferiore a 35 anni. La più recente rilevazione effettuata dall’Istituto Nazionale di Sanità (Registro Nazionale PMA 2014) evidenzia una media nazionale pari al 27,7% per lo stesso gruppo di età;
35,3%: percentuale di gravidanze avviate in seguito a tecniche di procreazione assistita “a fresco”, sulla media delle pazienti in cura;
55,9%: percentuale di gravidanze avviate in seguito a tecniche di procreazione assistita con “vitrificazione” degli embrioni;
60,7%: percentuale di gravidanze avviate in seguito a donazione di seme (eterologa);
50,4%: percentuale di gravidanze avviate in seguito a donazione di ovociti (eterologa).

“Il consiglio per le coppie che intendono intraprendere un percorso di PMA non può che essere di rivolgersi a istituti riconosciuti per autorevolezza e competenza”– sottolinea Pasquale Bilotta, Direttore Scientifico di Alma Res – “Accompagnare un numero così alto di coppie verso il traguardo della genitorialità è un onore e un pungolo per la ricerca, l’innovazione e il miglioramento continuo dei nostri livelli di cura”.

Over-40 e Infertilità maschile
Secondo l’analisi Alma Res, il periodo 2015/2016 coincide con una svolta per la procreazione medicalmente assistita nel nostro paese: l’introduzione nel 2014 della possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa innesta, di fatto, una trasformazione nell’approccio delle coppie, nelle opzioni di intervento sul piano medico e diagnostico, nella percezione culturale condivisa dalla società.
L’esperienza clinica quotidiana e il contatto con i paziente, consente ad Alma Res di enucleare alcune considerazioni di fondo:
– Over 40: nei due anni oggetto di analisi, si è assistito ad un progressivo aumento dell’età media delle coppie che ricorrono alla PMA. Per ragioni economiche, professionali, sociali e di stile di vita, il progetto di genitorialità si sposta in avanti negli anni, mettendo gli individui nelle condizioni di fare i conti con il naturale calo della fertilità.
o Il trend sembra essere in fase ascendente: si moltiplicano i casi di coppie di 50 anni, che si rivolgono ad Alma Res;
– Infertilità maschile: Alma Res rileva che, nel 50% dei casi, il ricorso a terapie di PMA è legato a difficoltà di concepimento riconducibili al partner maschile. Cattive abitudini alimentari, esposizione a sostanze chimiche nocive (cosmetici…) e inquinamento fanno sentire il proprio peso anche e soprattutto sulla fertilità dell’uomo. Il quale, spesso, scopre di avere problemi di infertilità in età più avanzata rispetto alla donna, avvezza a frequentare ginecologi e specialisti sin dall’adolescenza, quando anche le possibilità di cura e intervento sono maggiori;
– Social media: l’identikit delle coppie transitate presso Alma Res tra il 2015 e il 2016 evidenzia una spiccata sensibilità ‘digitale’, che entra in maniera prepotente anche nell’esperienza di PMA. Conversare con il proprio medico tramite chat o in real time su facebook diventa, quindi, un aspetto costitutivo della terapia stessa, rispetto alla quale il paziente si attende di reperire informazioni chiare ed accessibili tramite i canali online della struttura presso cui è in cura. Non a caso, Alma Res ha sviluppato una piattaforma online strutturata innanzitutto come piattaforma informativa. Oltre a leggere le testimonianze di altri pazienti, le coppie hanno la possibilità di interagire ‘live’ con i medici. Tramite la pagina Facebook, Alma Res intesse conversazioni con una community di circa 1.500 persone. Il sito riporta, con cadenza settimanale, i contributi degli specialisti sulle tematiche di maggiore interesse per i pazienti. Negli ultimi 2 anni, il sito ha fatto registrare 300.000 accessi per un totale di oltre 40.000 visitatori unici.