Il prelievo degli ovociti o Pick-Up ovocitario consiste nell’aspirazione, sotto guida ecografica transvaginale e con un ago sottile, del liquido follicolare contenuto all’interno dei follicoli ovarici.

Nel laboratorio dedicato l’embriologo esamina immediatamente al microscopio il liquido follicolare recuperato, per la ricerca dei complessi cumolo-ovocita.
Gli ovociti, una volta identificati, verranno posti in incubatore a 37 °C e in uno specifico terreno di coltura per la conseguente analisi del loro stadio maturativo.

Il Pick-Up viene, generalmente, eseguito dalle 34 alle 36 ore successive alla somministrazione di hCG, cioè di gonadotropina corionica esogena che induca l’ovulazione.
L’intervento si esegue in ambiente sterile e sotto sedazione profonda nel breve lasso di tempo (circa 15 minuti) in cui si svolge la procedura operatoria.

Un lieve dolore pelvico e un modesto sanguinamento vaginale sono complicanze assolutamente previste e risolvibili dal personale sanitario dedicato.

Gli ovociti recuperati possono avere differente qualità e grado di maturazione e, pertanto, solo una parte di questi è in grado di generare embrioni con pieno potenziale di sviluppo, da questo ne consegue l’importanza di selezionare gli ovociti più competenti.

Successivamente al prelievo ovocitario, il partner maschile produce un campione di liquido seminale che, in seguito ad adeguata e mirata preparazione, servirà per l’inseminazione degli ovociti.

Guarda di seguito il video in cui il Prof. Bilotta spiega il Pick-Up Ovocitario e mostra alcune immagini direttamente dalla sala operatoria di Alma Res.

Il Lavaggio Follicolare

Durante il Pick-Up ovocitario, grazie alla guida ecografica, si individuano i follicoli e si aspira il liquido al loro interno, che dovrebbe contenere l’ovocita. Talvolta può capitare però che l’ovocita rimanga adeso alla parete del follicolo, pertanto non venga aspirato insieme al liquido follicolare.

Nel nostro centro si esegue il lavaggio follicolare, una metodica che può ovviare a questo possibile evento, in  particolar modo nelle pazienti poor responders o in quelle con ridotto numero di follicoli dove il ritrovamento degli ovociti deve essere massimizzato.

Questa metodica prevede che, dopo aver aspirato il liquido follicolare, sia reintrodotto a getto, nello stesso follicolo, un terreno di coltura di uguale quantità al liquido precedentemente aspirato in modo da staccare l’eventuale ovocita adeso e recuperarlo con una seconda aspirazione.

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