È ormai ampiamente risaputo e dibattuto che sono in forte aumento le donne che concepiscono il primo figlio tra i 35 ed i 39 anni. Ancor di più in crescita è il numero di donne che concepisce nella fascia d’età tra i 40 ed i 44 anni.
Nell’ultimo decennio in seguito all’applicazione sempre più diffusa dell’ovodonazione è aumentata la percentuale di donne che partoriscono il loro primo figlio oltre i 50 anni, affrontando quindi una gravidanza in età avanzata.

L’esperienza maturata dai clinici nel campo delle gravidanze in tarda età sta notevolmente aumentando. Ciò ha consentito di definire con dati sempre più numerosi e attendibili il reale rischio e/o beneficio di una gravidanza in tarda età.
È prassi indispensabile da parte del ginecologo curante verificare preventivamente, soprattutto dopo i 45 anni, lo stato di salute, in particolare quello cardiovascolare, della donna che vuole intraprendere una gravidanza. Con questi presupposti la eventualità di problematiche fisiche per la gestante è molto ridotta anche se ovviamente non può essere del tutto esclusa.

Potenziali eventi negativi

Tra i potenziali eventi negativi che possono verificarsi in una donna in età avanzata ci sono il diabete gestazionale e l’ipertensione o la gestosi, pertanto sarà necessario, da parte del ginecologo curante, un attento e frequente monitoraggio dei parametri clinici e di laboratorio che consentono di individuare precocemente tali patologie.

Aspetti positivi

Tra gli aspetti positivi di una gravidanza in età avanzata c’è sicuramente un’ondata di giovinezza biologica ed emotiva. Difatti, considerata una donna di 40-50 anni che ormai aveva rinunciato psicologicamente ad avere un bambino o aveva abbandonato la speranza di averlo, una gravidanza va a soddisfare quell’istinto programmato per la riproduzione ed il proprio inconscio, che si rimette in gioco per donare la vita.
Inoltre gli ormoni che accompagnano l’evoluzione dello stato gravidico, soprattutto gli estrogeni ed il progesterone, migliorano diverse condizioni fisiche della donna, come per esempio la pelle che diventa morbida rosea ed elastica, il seno diventa florido, tutte le mucose in conseguenza dell’aumentato apporto ormonale subiscono una influenza positiva.
Tutto questo benessere fisico viene percepito dalla donna e anch’esso si riflette sul suo stato emotivo e psicologico.

La PMA Eterologa

Naturalmente anche la gravidanza ottenuta attraverso l’ovodonazione comporta gli stessi benefici fisici di una gravidanza omologa. Si è molto dibattuto sugli aspetti psicologici della gravidanza con ovociti donati quindi senza il patrimonio genetico della ricevente. Come ho avuto modo di verificare in tanti anni di esperienza con la fecondazione eterologa tutte le perplessità della coppia e soprattutto della donna ad approcciare all’eterologa svaniscono nel momento preciso in cui la paziente ritira con esito positivo il test di gravidanza. Da quel momento il suo pensiero sarà soltanto per il bambino che porta in grembo, anche se ottenuto con la donazione di una cellula da parte di un’altra donna.

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