Con gli anni, sono stati sviluppati alcuni modelli matematici per identificare se due embrioni trasferiti allo stesso tempo agiscono in modo indipendente l’uno dall’altro quando si impiantano, o se interagiscono tra loro, e si è stabilito chiaramente che il modello di comportamento indipendente non coincide con i dati di migliaia di transfers. Di fatto, quando gli embrioni si trasferiscono insieme, il tasso di impianto per ognuno di loro è superiore a quello che si otterrebbe se ognuno fosse trasferito separatamente, cosa che indica che un modello di collaborazione o di gruppo è il più adeguato per spiegare l’osservazione empirica (Matorras et al, 2005; Williams et al, 2012). Tuttavia, tutti questi modelli sono stati sviluppati assumendo che tutti gli embrioni abbiano lo stesso potenziale medio di impianto, sebbene sappiamo, naturalmente, che il potenziale di impianto di tutti gli embrioni non è sempre uguale, e di fatto, può essere molto diverso tra di loro.

Un lavoro recente (Matorras et al, 2013) suggerisce che, se si tiene conto della qualità dell’embrione (definita come buona, discreta o cattiva), la sinergia tra embrioni trasferiti continua a essere evidente. Tuttavia, la sua grandezza cambia considerevolmente, e in modo legato alla qualità dell’embrione.

Capire il modello di impianto relativo ad ogni combinazione di embrioni, così come realizzare un counseling attento per conoscere i desideri e le necessità dei nostri pazienti saranno i fattori fondamentali per decidere la miglior strategia di trasferimento.

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