Il contributo dell’ascolto psicologico in Pma

Con il grande sviluppo delle tecniche di PMA, un numero sempre maggiore di coppie accede presso le Cliniche Specializzate, con un bagaglio colmo di speranze; la fecondazione assistita è pensata come una magica soluzione.

In realtà sottoporsi a queste cure espone ad un costo emotivo molto gravoso. Per tale motivo è di fondamentale importanza produrre una buona sintonia collaborativa tra le varie figure professionali e non, coinvolte. Tale sintonia sarà di grande contributo per le coppie che intraprenderanno il percorso.

La diagnosi di sterilità scaraventa la coppia in una profonda angoscia di morte, di vuoto, di solitudine, di colpa e vergogna. I pazienti che si misurano con tale contingenza si giudicano come malati, perdono un senso di efficacia e fiducia sulla loro vita. Per queste ragioni la problematica non investe solo la funzione riproduttiva ma coinvolge nella sua interezza l’individuo. Infatti la diagnosi di impotenza procreativa irrompe nei processi evolutivi di personalità, deteriorando la percezione di Sé e del proprio corpo mettendo così in crisi il processo di identificazione. Di conseguenza il flusso delle emozioni diventa complicato da gestire e controllare, i pazienti si misurano con sentimenti di invidia e rabbia mai provate che possono produrre un vissuto persecutorio verso l’altro e la società. Per tali motivi l’alleanza terapeutica con la Clinica risulta complessa e complicata perché c’è un costante sentimento di guardia, di “chi va là…” che rischia di impedire un sano e forte investimento su l’equipe e sulla procedura stessa.

Ulteriore problematica di natura psico-emotiva che può svilupparsi nella coppia è la percezione di perdita che rapidamente sfocia in un vero e proprio lutto. Questo lutto, paradossalmente, non coinvolgendo la sfera del “reale”, è di difficile elaborazione attraverso i rituali consolatori classici, perché non ci sono funerali e veglie che possono mitigare il dolore per la perdita di un figlio che non esiste che è presente solo nelle aspettative, nelle fantasie e nei sogni della coppia infertile.

Per questi macro motivi (diffidenza persecutoria di Sé e quindi nella Clinica e/o sentimento di perdita e luttoI

Bisogna evitare che la paziente si “chiuda” in una realtà fatta di visite, terapie, analisi, nella quale il problema di sterilità diventa una battaglia contro se stessi degenerando in un magma dilagante su tutta l’esistenza dell’individuo, diventando così non più un problema da risolvere, bensì un’intera vita sterile quasi non degna di essere vissuta.
Con uno spazio di contenimento dedicato si possono far emergere vissuti emotivi oramai incistati nel tempo, alleviando e modificando la percezione degli insuccessi, di mancanza di controllo e di conseguenza i pesanti vissuti di perdita.

Questo è il contributo che lo psicologo può fornire ai pazienti e che a loro volta i pazienti possono fornire a se stessi.
Rimettersi al centro della loro vita, padroneggiare le proprie emozioni, prendere confidenza con i propri vissuti renderà il lungo percorso della PMA meno faticoso e frustrante quindi si incrementeranno le possibilità di un esito positivo. Produrre una maggior sintonia e conoscenza di noi stessi ci rende più forti e meno vulnerabili, presupposto essenziale e determinante per una esperienza come quella della PMA.

Plutarco scriveva: “…ciò che conquistiamo interiormente modificherà la realtà esterna…”

Alma Res supporta i propri pazienti garantendo a tutti la possibilità di una consulenza psicologica gratuita durante tutto il periodo del trattamento.

Il Dott. Callopoli sarà a disposizione di tutti coloro i quali ne faranno richiesta, per seguirli e supportarli durante tutto il percorso di trattamento.

_STC8735

Dott. Marco Callopoli

Psicoterapeuta Alma Res